VADEMECUM SEMISERIO DEL CICLOVIAGGIATORE - PARTE 4: UNA LISTA DI BAGAGLI (SUPERFLUI)
cicloviaggiatore 1

VADEMECUM SEMISERIO DEL CICLOVIAGGIATORE – PARTE 4: UNA LISTA DI BAGAGLI (SUPERFLUI)

Raccolta di pensieri, informazioni e considerazioni di chi viaggia in bici da 15 anni senza alcuna cognizione di causa. Ma tant’è, il cialtrone non ha una struttura fisica o tecnica per viaggiare in bici, eppure non lo sa e ci va lo stesso (cit.)

Preamboli (auto)ironici a parte, sentivo il bisogno di mettere per iscritto una serie di consigli e in generale il mio modus operandi nel preparare e affrontare un viaggio in bicicletta, dato che – ce ne sono! – più di una persona si è ritrovata a chiedermi informazioni. Per questo, “semiserio”: perché viaggiare in bici non è una cosa seria, e perché quando se scherza bisogna esse seri (aricit.), proprio per far capire che chiunque può farlo, e non servono né ironman né tecnici provetti.

UNA LISTA DI BAGAGLI (SUPERFLUI)

attrezzatura

Dopo aver visto i motivi (prima parte), i modi (seconda parte) e una prima panoramica per i mezzi (terza parte) per viaggiare in bici, oggi passiamo a una lista pratica di bagaglio – che pratica non è, dato che ci ho messo tutto, anche ciò che servirebbe nella foresta pluviale o in un viaggio come quello di Daniele e Simona. Il seguente elenco è quindi da considerare “a sottrazione”, nel senso che qui c’è tutto, ma non sempre serve tutto.

Diciamo che la utilizzo come modulo preimpostato ogni sera prima di una partenza (sì, ovviamente mi riduco sempre all’ultimo e altrettanto ovviamente non dormo, come i ragazzini prima di una gita). Anche se la quantità e il tipo di oggetti da portare con sé è come tutto soggettivo, può costituire una buona base di lista da integrare (e da sfoltire, a seconda di esigenze e circostanze). Per eccesso di maniacalità compulsiva e Alzhaimer galoppante, giungo a stampare la lista spuntando le cose messe in borsa, per poi passare la notte insonne col dubbio di aver effettivamente messo dentro quell’oggetto, oppure a mettere ciò che ho paura di dimenticare davanti alla porta o sulle chiavi per essere costretto a vederlo, ma non voglio rischiare di sconfinare nella psichiatria.

Come già detto, di quanto è elencato qui sotto quasi nulla è indispensabile, e raramente mi sono portato l’elenco al completo, ma valutare l’utilità effettiva di ogni oggetto in relazione al viaggio può rivelarsi utile.

ATTREZZATURA BICI

  • Borse laterali – vedi terza parte, l’attrezzatura
  • Portapacchi – vedi terza parte, l’attrezzatura
    eventuali altre borse (manubrio, sottosella, ecc.) – vedi terza parte, l’attrezzatura
  • Ganci tiranti – anche se non si utilizzano in partenza, sono utili per caricare oggetti temporanei, spesa, o carichi leggeri come materassini.
  • Catena – raramente capiterà di lasciare la bici carica incustodita: ma “raramente” è più di “mai”, e di certo è più importante legare la bici che il carico. Se magari gli oggetti di valore (portafogli, cellulari, macchine fotografiche, ecc.) possono essere portati sempre dietro nella borsa da manubrio, è difficile che qualcuno voglia rubare le vostre mutande sporche.
    chiavi e brucole – tutte quelle necessarie per la propria bici, compreso lo smontaggio dei pezzi se si prevedono trasporti in aereo o treno
  • Bomboletta gonfia e ripara – può essere visto come un disonore, in ogni caso è una pezza temporanea e un rimedio veloce: quando si è in viaggio non si sa mai che tempi e modi si avranno per cambiare una camera d’aria, e questa può essere un rimedio per accorciare i tempi e arrivare a destinazione della tappa, per poi fare le debite riparazioni a tappa completata.
    camere d’aria (2 o 3) – L’ideale è ricomprarne man mano che si usano le scorte, lasciandosene sempre un minimo di due sempre in borsa.
  • Tip top + colla
  • Pompa
  • Casco – Esistono dibattiti e polemiche sull’utilità effettiva del casco nel ciclismo urbano e nel cicloturismo. Personalmente lo trovo scomodo, ma lo metto nelle discese, ovvero negli unici tratti in cui possa acquistare una velocità tale da risultare pericoloso.
  • Olio lubrificante e sgrassatore
  • Smagliacatene e falsamaglia
  • Tiraraggi – I raggi, specie quelli della ruota posteriore, col carico tendono ad allentarsi o piegarsi, ed è bene controllarli e tirarli periodicamente anche durante il viaggio.
  • Raggio di riserva
  • Mappe google offline / cartine – dell’orientamento e navigazione parleremo nelle prossime parti
  • Borracce
  • Copriborsa impermeabile – Non strettamente necessario se le borse sono già impermeabili; si tratta di un telo elastico da avvolgere attorno alle borse in caso di pioggia.
  • Spazzolino pulizia catena
  • Viti e bulloni varie – Servono sempre, e quando si allentano vengono perse senza che ce ne rendiamo conto. Per fissare un portapacchi, un parafango o qualsiasi altra cosa, è sempre bene averle.
  • Tante buste – Perché le buste, direte voi? Perché le buste ingombrano e vengono buttate sempre e poi si rimpiangono nel momento del bisogno, e il viaggio coincide con l’apice di tale momento del bisogno. Servono a separare indumenti buoni da quelli malvagi (puzzolenti), attrezzi, cose umide, cose unte, cose asciutte, cibi e criceti vari. O eventualmente ad autosoffocarsi, se qualcosa va storto.
  • Tantissime fascette di varie misure – Se le buste si rivelano amiche del cicloviaggiatore, le fascette diventano salvezza: da quando me ne sono accorto, sostengo che “non c’è problema al mondo che non possa essere risolto con una fascetta o con un caffè”

bici carica

ABBIGLIAMENTO

  • Calzoncini
  • Maglie tecniche
  • Cambi (mutande, calzini)
  • Magliette cotone
  • Felpa pile – wind stop
  • Giacca a vento – ovviamente la cosa migliore è sempre un abbigliamento a strati; la pesantezza della o delle giacche va valutata in base a luogo e stagione
  • Pantalone lungo – come sopra
  • Scarpe
  • Sandali / infradito – dipendente dal livello di fricchettonaggine che si vuole raggiungere; ovviamente in Salento servono più che sull’Alpe Adria
  • Berretto – sembra scontato, ma un berretto con visiera è fondamentale: vento e sole si fanno sentire anche se ci sembra ci sia tempo nuvoloso, e dopo ore in sella, a fine giornata fa la differenza
  • Occhiali / occhiali da sole
  • Asciugamano tecnico – sono più piccoli, fatti apposta per raggiungere piccole dimensioni piegati, si asciugano prima – purtroppo non asciugano benissimo te, ma non si può avere tutto
  • Telo mare – se c’è il mare; altrimenti, telo da montagna.
  • Costume – vedi sopra
  • Guantini
  • Giacca impermeabile / k-way
  • Bandana – collo

ACCESSORI

  • Cellulare – sì, il cellulare è un accessorio.
  • Caricabatterie – come sopra
  • Caveria usb varia – come sopra
  • Power bank – Il power bank è uno strumento indispensabile se si usa molto il cellulare e si sta in campeggio, o comunque in posti dove non è scontato trovare una presa di corrente. Io uso un Aukey da 20000mAh, che può fornire quattro/cinque cariche complete a seconda del modello, ma anche laCellularline fa ottimi prodotti. In linea di massima, sono da considerare funzionali per il viaggio quelli da 7/8000mAh in su.
  • Tablet / caricatore – mi è stato utile per scrivere gli appunti di viaggio e mandarli in tempo reale; ovviamente senza questo impiego è un peso inutile
  • Macchina fotografica / camera go pro / ecc. – come sopra: quanto voglio ricordare del viaggio? Quanto voglio che degli strumenti digitali lo ricordino per me? Quanto voglio essere impegnato a usarli durante il viaggio?
  • Libri
  • Crema solare -anche quando è nuvoloso o non particolarmente caldo, stare esposti a luce e vento per svariate ore a fine giornata si fa sentire (per lo stesso motivo, cappello e occhiali sono utili)
  • Portafogli / passaporto / documenti – Se si viaggia per perdersi, sapere chi si è può tornare sempre utile
  • Generatore codici bancari / chiavetta – Se non si vuole viaggiare con grande contante o si prevedono disastri economici, un ATM si trova (quasi) ovunque; tuttavia, dovesse essere necessario ricaricare una prepagata, fare un bonifico o qualsiasi altra cosa… insomma, non si sa mai.
  • Chiavi di casa / chiavi catena o lock – sempre ammesso si abbia una casa
  • Cuffiette / I-pod – Se si viaggia soli, possono rivelarsi ottime compagne
  • Carta e penna – Evitando la Moleskin, un bloc notes da 50 centesimi in cartoleria andrà benissimo. Decisamente più affidabile e più romantico del tablet.

bici con vista

SANITARI / BAGNO

  • Dentifricio e spazzolino – I migliori amici dell’uomo fin dal momento della loro invenzione, e forse l’unico punto indispensabile della lista
  • Shampoo / docciashampoo / bagnoschiuma
  • Tagliaunghie
  • Deodorante / sapone
  • Salviettine umidificanti e fazzoletti – Secondi in pole position subito dopo lo spazzolino, per le soste nature sono un fattore chiave, che può determinare l’umore di intere giornate di viaggio. CI si sgrassa bene anche la catena.
  • Cerotti / garze / acqua ossigenata e facendo le corna… medicinali… e rifacendole.

L’assetto di carico

Caricare la bici in maniera ragionata e funzionale è una delle parti più ardue del viaggio. Solo col passare dei giorni diventa più semplice e rapida la localizzazione di un oggetto, e il suo conseguente posizionamento in cima o in fondo alle borse in base alla sua frequenza di utilizzo: è praticamente impossibile tentare di accorciare questo processo di apprendimento sul campo, rassegnatevi. Tuttavia, col passare degli anni, mi sono abituato a fare almeno una macrodivisione a monte delle cianfrusaglie spesso inutili che mi porto dietro (sì, sono uno di quelli “meglio pesante ma con un oggetto inutile in più”, categoria di viaggiatore scomoda): vado per livelli.

Viaggio o escursione breve, una borsa Ortlieb; viaggio medio, due borse Ortlieb; viaggio lungo, due borse Ortlieb + borsa manubrio. Eventualmente, si può pensare di espandere ulteriormente lo spazio di carico con seconda coppia di borse anteriori, e ancora con zaino o sacca legata sopra il portapacchi, ma andiamo sul molto pesante, pesante perfino per me.

In una borsa metto tutto ciò che è attrezzi e meccanica, nell’altra tutti gli indumenti, mentre gli accessori, i valori e le cose di utilizzo frequente nella giornata vanno nella borsa manubrio. Se ho tenda e/o materassino, li lego sul portapacchi sopra le borse, lasciando quello spazio più leggero possibile. Basta solo ricordarsi quale è la borsa-officina e quale la borsa-guardaroba, io ormai le distinguo dalle spillette.


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