La rete ciclabile a Roma/2024 - Salvaiciclisti Roma

La rete ciclabile a Roma/2024

Molti ciclisti urbani esperti sostengono che le ciclabili non servono perché le biciclette sono veicoli come gli altri e hanno pieno diritto ad utilizzare le strade di Roma. Qualcuno, provocatoriamente, sostiene che il traffico di Roma perennemente congestionato sia una delle migliori infrastrutture per la sicurezza di chi si muove in bicicletta. 

Sono tanti gli strumenti utili per lo sviluppo della mobilità in bicicletta, ma una rete razionale di percorsi ciclabili urbani è il cardine fondamentale per poter immaginare una trasformazione di massa delle abitudini di mobilità, soprattutto a Roma, maglia nera per numero di incidenti e morti sulle strade in ambito urbano.

Per questo, Salvaiciclisti-Roma aggiorna periodicamente il monitoraggio delle politiche capitoline per lo sviluppo delle infrastrutture dedicate alla mobilità in bicicletta. In particolare, lo scopo di questo articolo è di fornire una valutazione di medio termine riguardo l’attività della giunta Gualtieri.

Dopo una breve descrizione delle principali varie tappe del difficile rapporto tra le amministrazioni di Roma Capitale e la bicicletta, a partire dalle battute finali della giunta Marino, analizzeremo nel dettaglio le iniziative della giunta Gualtieri, fornendo un’interpretazione critica dei risultati raggiunti dal Sindaco, con qualche considerazione riguardo gli interventi di cui la città avrebbe bisogno.  

1. Roma Capitale e la bicicletta


Sulla rete ciclabile romana molto è stato detto negli ultimi anni, qualcosa è stato fatto, pochissimo rispetto al necessario. Il percorso per rendere l’Urbe una città a misura di persone è lungo e irto di ostacoli.

Da diversi anni Salvaiciclisti-Roma verifica periodicamente lo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità in bicicletta e formula proposte sulla base delle esigenze di mobilità di chi vive e lavora nella capitale. Superata la metà del mandato della giunta Gualtieri, è arrivato il momento di fare le prime valutazioni e formulare qualche proposta per il prossimo futuro.

Ecco una cronologia degli eventi salienti durante gli ultimi 10 anni.

  • Nel 2015 è in vigore il PQC (Piano Quadro per la Ciclabilità), un documento faraonico di più di 260 km di ciclabili progettate e in stallo; le ciclabili esistenti sono poche e frammentarie, circa 140 km, seguono il principio del “dove si può” invece che del “dove serve”, nei piani comunali vengono conteggiati anche i percorsi nel verde. Siamo all’epoca delle infelici esternazioni di Stefano Esposito sui cittadini romani costretti a pedale “a proprio rischio e pericolo”, che costringeranno il sindaco Marino a scusarsi per le inaccettabili parole del suo assessore.
  • A giugno del 2016 si insedia la giunta Raggi, che governerà Roma per i successivi 5 anni, durante i quali si sono succeduti tre assessori alla la mobilità (Meleo, Stefàno, Calabrese), è stata sperimentata la figura del bike manager, è stato approvato il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, è stata creata la Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale, e sono stati realizzati diversi chilometri di percorsi ciclabili.    
  • Nel 2017 i referenti territoriali di Salvaiciclisti-Roma lavorano a W:E.B. (Way: Endless Bikelane), un piano di ciclabili “a ragnatela” di 250 km composto di 10 lunghi assi longitudinali e 3 anelli, un’ossatura di interventi prioritari per dotare Roma dell’essenziale. 
  • Nel 2018 W:E.B. risulta la prima proposta per la ciclabilità più votata dai cittadini per il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) e la seconda in assoluto dopo Metrovia, e ottiene l’attenzione di media nazionali in trasmissioni come Presa Diretta di Riccardo Iacona (puntata dell’8/1/2018, “La bicicletta ci salverà”); i punti principali del progetto sono:
    • continuità ed efficienza dei percorsi; 
    • priorità di interventi (prima una rete principale, poi rami secondari)
    • pochi interventi di molti km invece del contrario;
    • separazione tra percorsi urbani funzionali allo spostamento quotidiano e itinerari cicloturistici nel verde per svago
  • 2019 Nel frattempo, la giunta Raggi si esprime ripetutamente a favore della mobilità urbana in bicicletta. L’allora Assessore Enrico Stefàno promuove l’importanza del PUMS a parole, ma nei fatti segue i piani PON-METRO 2014/17 e 2017/20 con una serie limitata di realizzazioni. Salvaiciclisti decide di pubblicare un report dettagliato tra quanto annunciato e quanto realizzato: è il 28 gennaio 2019; in due anni e mezzo di consiliatura, la Sindaca Raggi ha realizzato 5,6 km, e ne prevede poco meno di 100 entro fine mandato. Un’altra analisi del PUMS appena approvato esce nell’aprile dello stesso anno: vengono previsti 362 km di ciclabili in 10 anni, e programmati nuovi interventi negli anni a seguire. 
  • 2020 Scoppia la pandemia, e con essa l’esigenza di spostamenti sostenibili. La delibera del 2/5/2020 identifica 150 km di “ciclabili transitorie” di emergenza, da realizzare in segnaletica orizzontale come infrastruttura leggera, e poi consolidare. L’Assessore Pietro Calabrese dichiara inizialmente una velocità di realizzazione di 3 km al giorno, con inizio dei lavori immediato. Ne esce una nuova analisi di Salvaiciclisti Roma con monitoraggio costante dei cantieri, con mappa in continuo aggiornamento a mo’ di bollettino. Il cosiddetto PSC (Piano Straordinario per la Ciclabilità) si rivela un “best of” del PUMS, che ne identifica le priorità. La Giunta Raggi riuscirà a realizzare circa 46 km di ciclabili in totale nel suo mandato, compresi quelli precedenti al PSC. 
  • 2021 Con l’approssimarsi della fine del mandato, Salvaiciclisti Roma elabora una nuova proposta, la Ciclopolitana di Roma: preso atto della lentezza dei lavori e dell’impossibilità di colmare la voragine tra quanto annunciato e quanto realizzato, l’Associazione propone infatti un piano di comunicazione in sola segnaletica, sfruttando la rete esistente e quella necessaria, comunicando la rete ciclabile come se fossero linee metropolitane. Il progetto viene acquisito dal Dipartimento Roma Servizi per la Mobilità, ma con la nuova giunta non viene mai realizzato

2. Da Raggi a Gualtieri, passando per la pandemia

Una delle prime mosse della Giunta Gualtieri è stata l’adozione del Biciplan, e la dichiarazione di volontà di continuità con la consiliatura precedente. Si tratta di un documento di 154 pagine, che racchiude la totalità degli interventi finanziati, progettati e programmati, nonché una serie di normative e buone pratiche che vengono fornite come strumenti che possono essere adottati. 

Dei numerosi interventi riportati nello scenario di riferimento, tra pag. 8 e pag. 16, ritroviamo molte “vecchie conoscenze” già presenti nel PQC prima, nel PUMS e nel PSC poi. 

Ecco gli interventi definiti “in corso di realizzazione e ultimazione”:

infrastruttura ciclabilenotedichiaratirealizzati
R28-BC-01 | Santa Maria delle Mole – Cava dei Selci | tratto via Mameli1,11,1
Pista ciclabile per il collegamento e la messa in sicurezza della circolazione ciclistica tra Colleferro (area ASL) e il quartiere Quarto chilometro (1° e 2° stralcio)Intervento fuori dal Comune di Roma, non è chiaro per quale motivo si trovi in questa lista; da Google maps risulta in costruzione
Cerveteri, tratto 6Intervento fuori dal Comune di Roma, non è chiaro per quale motivo si trovi in questa lista;
R28-BC-14 Viale Appio Claudio0,60,6
Via Tiburtina da Viale Regina Elena alla Stazione Tiburtinail segmento realizzato durante la giunta Gualtieri sono i soli 300 metri che congiungono la bike lane Tiburtina già realizzata sotto Raggi.1,30,3
Via Tiburtina dal Tunnel di Via di Santa Bibiana a Viale Regina Elenaintervento già nel PUMS e nel PSC, non ancora realizzato11
Largo Toja – Via Ettore Rolli – Via Angelo Bellani-Lungotevere degli Artigianiintervento già nel PUMS e nel PSC, non ancora realizzato0,80,8
Via Ostiense, dalla Basilica San Paolo alla Stazione Piramidecantieri partiti, realizzati 660 metri; poi subito sospesi e annunciato termine lavori “entro il Giubileo”20,6
Viale Tre Fontane – Dorsale Tevere Sud. Attraverso Viale Val Fioritaintervento già nel PUMS e nel PSC, non ancora realizzato5,50
Viale Egeo – Via del Cappellaccioprosecuzione della precedente, vedi sopravedi sopra0
Via Ugo della Setaintervento già nel PUMS e nel PSC1,31,3
Via Monte Cervialto – Metro B1 Jonioprosecuzione della precedente, vedi sopravedi sopra0
TOTALE13,65,7

A queste opere si aggiungono gli hub multimodali di Stazione Trastevere (P.le Flavio Biondo) • Mini Hub Laurentina • Mini Hub EUR Magliana • Mini Hub Basilica San Paolo • Mini Hub Arco Travertino • Mini Hub Jonio • Mini Hub Ponte Mammolo • Mini Hub Anagnina. 

Considerando questo primo lotto di infrastrutture, i numeri dichiarati come “in corso di ultimazione” sono già esigui, e ad oggi giugno 2024 ne risulta effettivamente completata meno della metà, 5,7 su 13,6km
Se consideriamo poi il totale delle infrastrutture ciclabili realizzate nella prima metà di questa Giunta, oltre al Biciplan, il quadro che ne esce è ancora più disarmante.

INFRASTRUTTURE CICLABILI REALIZZATE SOTTO LA GIUNTA GUALTIERI DAL SUO INSEDIAMENTO A FINE 2023 (IN BORDO’ SULLA MAPPA)KM dichiaratiKM misurati da mappapresente in altri pianipresente nel PSC Raggistatonote
Ciclovia delle ValliND3,67nonoSostanzialmente si tratta di un percorso nel verde, con l’eccezione del tratto su viale Conca d’ororappresenta una congiunzione utile tra l’asse di Prati Fiscali e il ponte delle Valli: sarà ancora più utile quando ci sarà una ciclabile sul Ponte delle Valli, e quando proseguirà verso Piazza Sempione; ha comunque il merito di inglobare due stazioni FS, Val d’Ala e Nomentana
Ostiense San PaoloND0,66già nel PUMS e PSCCantiere avviato e poi sospeso per il GiubileoAvrà un senso quando si ricongiungerà con Piramide da un lato e con Marconi dall’altro
Ponte ciclopedonale Cilicia / CaffarellaND0,26nonoin attesa inaugurazione ufficialeAvrà un senso quando ci sarà un percorso protetto su via Cilicia
bike lane Fori ImperialiND0,41nonomonodirezionale su un solo lato, in sola segnaletica orizzontaleassolutamente inutile, non protetta e costantemente invasa da auto, bus e pedoni: avrà un senso se protetta, bidirezionale e proseguita verso via di San Gregorio e via Labicana
Sapienza – TerminiND0,78nonomolti errori di progettazione la rendono lenta e poco efficiente (carreggiata al centro, eccessivi attraversamenti che penalizzano il ciclista)
raccordo Piramide – ZabagliaND0,3già nel PUMS
raccordo che sposta il flusso ciclistico lontano dall’asse che dovrebbe servire, quello di via Ostiense e su via delle Conce/gazometro
congiunzione OjettiND0,4già nel PUMS e PSC
ricucitura di un asse già progettato
congiunzione Prati FiscaliND0,2già nel PUMS e PSC
ricucitura di un asse già progettato
via RamazziniND0,59giunta precedente, lavori avviati sotto Gualtierinoinnumerevoli criticità la rendono assolutamente inservibileresta un segmento isolato e assolutamente inutile senza tra interventi pianificati e persi nel nulla: la Circonvallazione Gianicolense (PUMS, PSC), i Colli Portuensi (PUMS), via Virginia Agnelli (Mun. XII, già finanziata e poi cancellata in modo non trasparente)
via dei CerchiND0,6già nel PUMS e PSCrealizzazione buona, ha il difetto di finire nel vuoto su un incrocio pericoloso 
Santa Maria delle Mole – Cava dei Selci | tratto via MameliND1,1BICIPLAN norealizzazione buona, ha il vantaggio di collegare due aree a densità medio-alta
viale Appio ClaudioND0,6norealizzazione buona, bidirezionale in sede propria breve e non molto utile in quanto la zona è già molto servita con altri assi ciclabili
TOTALE9,57

Possiamo dunque concludere che ad oggi, a circa metà del suo mandato, la Giunta Gualtieri ha realizzato 9,57 km di infrastrutture ciclabili, alcune delle quali già avviate, altre progettate nella Giunta precedente. 

LA CONCEZIONE DIETRO LE OPERE REALIZZATE FINORA: ANCORA RATTOPPI?

Esaminando la mappa generale, possiamo trarre alcune conclusioni sulla concezione con la quale questa Giunta sta realizzando infrastrutture ciclabili:

  • pochi interventi corti, cortissimi, per ricucire l’esistente (il famoso “Ultimo miglio” di Giovanni Caudo?)
  • ancora una volta inserimento nel conteggio delle ciclabili nei parchi, dove non danno fastidio alle auto;
  • infrastrutture di impatto, come ponti dai costi alti e dall’impatto sul traffico minimo (forse più utili al cicloturismo?)
  • alcuni episodi di rimozione di corsie utili e già esistenti come il tunnel di Porta Cavalleggeri/Gregorio VII

Ne esce fuori un quadro generale conservatorista e timoroso, a tratti reazionario. Non certo ciò di cui Roma avrebbe bisogno per colmare il decennale ritardo che porta rispetto alle altre città europee in termini di mobilità sostenibile, e lontano anni luce dalle nostre proposte (W:E.B., Ciclopolitana) fatte di assi lunghi e continui. 

 

 

3. LA DELIBERAZIONE DI DICEMBRE 2023: PATANÈ ANNUNCIA 150KM DI NUOVE CICLABILI

Il giro di boa del mandato è passato, il Giubileo è vicino: dopo due anni e mezzo di sostanziale inerzia, iniziano i grandi proclami del secondo tempo. Un articolo piuttosto dettagliato, uscito il 9 dicembre 2023, cita tutti i cantieri di prossima apertura, concludendo con le dichiarazioni dell’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che annuncia altri 150 km di ciclabili entro fine mandato. L’articolo attinge evidentemente dalla Deliberazione della Giunta Capitolina n .425, verbalizzata il 20/12/23. 

 

Si parla di 9 interventi prioritari, così ripartiti: 

PRIMI 9 NOVE INTERVENTI CON FONDI PNRR (IN VIOLA SULLA MAPPA)
cod. nome infrastruttura dichiarati effettivi note
J81B22002660001 Collegamento da Viale Città d’Europa a Viale America 1,18 1,04 la discrepanza tra quanto dichiarato e quanto viene su mappa è minima, dipende dal punto preciso di inizio/fine
J81B22002670001 Terminal EUR Laurentina – Viale Africa – Viale dell’Arte – Tre Fontane 2,69 2,17 discrepanza di 500 metri: c’è il dubbio sul percorso effettivo, o se questo consideri 500 metri di ciclabile già esistente su via delle Tre Fontane
J81B220026800001 Collegamento Colombo ponte Spizzichino (lungo la Circ.ne Ostiense) 1,73 1,03 700 metri di differenza cominciano a essere tanti: la discrepanza non viene colmata neanche aggiungendo i 400 metri di Ponte Spizzichino già esistenti
J81B22002690001 Via La Spezia – Piazza Lodi – Via Gallarate – Ponte Casilino – Via L’Aquila 2,06 1,18 qui la differenza è in rapporto 1:2: visto il percorso definito e non equivoco, viene da pensare che sia una monodirezionale per ciascun senso di marcia, conteggiata il doppio dei km (l’hanno già fatto in passato)
J81B22002700001 Piazzale Ostiense – Piazzale Metronio 4,33 2,63 il percorso in questo caso è stato supposto adottando un possibile principio, quello di tenere i percorsi il più possibile lontano dai grandi flussi come Cilicia/Marco Polo e facendolo passare lungo le Mura Aureliane: anche in questo caso la differenza è troppa (2.63 vs 4.33)
J81B22002710001 Piazza Cina – Torrino – EUR 6,34 3,39 Il percorso è già esistente, e misura poco più della metà di quanto dichiarato: anche qui viene da pensare che si riferisca a due monodirezionali su ciascun senso di marcia, conteggiate due volte
J81B22002730001 Viadotto dei Presidenti 2,1 2,52 In questo caso la distanza effettiva sembra essere maggiore: probabilmente i 400 metri di scarto sono dovuti al punto preciso di ingresso nel Parco delle Sabine
J81B22002800001 Lungomare A. Vespucci 3,63 3,59 Le distanze dichiarata ed effettiva hanno uno scarto minimo, segno che in questo caso il percorso coincide effettivamente con quanto disegnato sulla mappa
J81B22002750001 Magliana – Ciclabile Tevere – Villa Bonelli 1,23 1,1 Le distanze dichiarata ed effettiva hanno uno scarto minimo, segno che in questo caso il percorso coincide effettivamente con quanto disegnato sulla mappa
TOTALE   25,29 18,65  

E poi di 6 successivi interventi, a seguire con tempistiche non meglio precisate:Come evidenziato nella tabella riassuntiva, possiamo intanto trarre le seguenti conclusioni: 

6 INTERVENTI “SUCCESSIVI”, SEMPRE CON FONDI PNRR (IN ARANCIONE SULLA MAPPA), anch’essi presenti nella delibera
J81B20001750001 Via de Coubertin – via G. Gaudini – Viale M. Pilsudski ND 1,17 La ciclabile è già esistente da varie giunte, ad eccezione dei circa 200 metri di via Gaudini
J81B20001760001 Viale XXII Aprile – Viale delle Provincie ND 1,84 no Ciclabile già annunciata verso la fine della giunta Raggi
J81B20001770001 Via Giustiniano Imperatore ND 1,61 no Ciclabile presente nel PSC, annunciata e rimandata più volte
J81B20001780001 Viale Tirreno ND 1,47 no Ciclabile presente nel PUMS e nel PSC, annunciata e rimandata più volte
J81B20001790001 Viale Egeo Viale Oceano Pacifico Viale dell’Oceano Atlantico ND 5,49 no Ciclabile presente nel PUMS e nel PSC, annunciata e rimandata più volte: sulla mappa il percorso ricostruito è in dubbio sul punto di inizio su viale Egeo, a logica è stato fatto coincidere con la ciclabile esistente di Tre Fontane
J82C21000770D05 Roma – Fiumicino ND 16 realizzata da volontari dal basso Prosecuzione della Dorsale Tevere già esistente come sterrato non ufficiale: accede ai fondi per il Giubileo come DPCM 8/6/2023
TOTALE     27,58      
    • compaiono molti interventi già noti e progettati da anni, presenti già nel PUMS e nel PSC, ma anche e soprattutto nel più recente BICIPLAN; 
    • non essendo disponibili i percorsi nel dettaglio, il chilometraggio tra quanto riportato nell’articolo e quanto ricostruito su mappa disegnando il presunto percorso presenta numerose incongruenze. Anche in questo caso è possibile derivare alcune considerazioni di ordine generale: 
  • la concezione di base è sempre la stessa: lavorare su piccoli interventi brevi perdendo di vista il quadro complessivo;
  • il contrasto fra le realizzazioni della prima metà del mandato e le promesse annunciate per la seconda metà è molto significativa; si può in parte imputare ad una normale dinamica pianificazione/realizzazione anche se nella pianificazione non ci sono novità di rilievo; in ogni caso, per completare il piano nei 28 mesi rimanenti sarà necessario realizzare una media di 5km di percorsi ciclabili al mese a partire da ora.

 

 

4. Ciclopolitana, la grande dimenticata

Il progetto di comunicazione della Ciclopolitana di Roma, realizzato dall’Ass. Salvaiciclisti, era stato adottato e finanziato da Roma Servizi per la Mobilità sotto l’allora uscente Giunta Raggi.
Il principio di base era diametralmente opposto a quanto stiamo vedendo: assi ciclabili lunghi, continui, efficienti, in grado di servire ogni quadrante della città come una rete di metropolitane di una qualsiasi città europea. E laddove manca ancora un asse ciclabile, poco male: intanto si comunica la possibilità di un percorso e i suoi tempi di percorrenza con la sola segnaletica: andare in bici è sempre possibile

Nonostante questa evidenza oggettiva, l’idea, già apprezzata dall’Ass. Calabrese a suo tempo, ha incontrato varie resistenze dalla parte istituzionale durante le sue lavorazioni, proprio per la “responsabilità di mandare ciclisti là dove non c’è una ciclabile”, e il lavoro definitivo è frutto di mediazioni e compromessi. 

Col passaggio di testimone da una Giunta all’altra, però, dopo un primo momento di discussioni con la Presidente di RSM Anna Donati, la Ciclopolitana è caduta nel dimenticatoio, nonostante sia stata regolarmente finanziata dal Dipartimento stesso. 

Inoltre, nei mesi scorsi è proprio scomparsa dai menu del sito di RSM la pagina della relativa Determina per l’affidamento dell’incarico, che è rimasta accessibile solo da url e quindi nascosta ai motori di ricerca. 

5. Conclusioni

Le grandi metropoli europee che hanno compiuto un balzo verso la mobilità in bicicletta (Londra, Parigi, Barcellona e così via) hanno sempre visto un impegno politico diretto del Sindaco: il Sindaco, in altre parole, “ci ha messo la faccia”. Questo era certamente accaduto con la Sindaca Raggi. Gualtieri ha investito molto del suo mandato politico sulla realizzazione dell’inceneritore (o termovalorizzatore), andando anche in contrasto con il piano regionale per i rifiuti, ed ha delegato il tema ciclabilità all’assessore Patanè qualificando di fatto il tema della mobilità in bicicletta come tema tecnico-strumentale privo del necessario sostegno politico ampio. Un’impresa nata zoppa.

Al tempo stesso, il Biciplan adottato – e in larga parte riciclato dal PUMS della precedente consiliatura – è stato disatteso nella sua realizzazione: in alcuni casi si è lasciato cadere nel nulla opere già approvate (viale Marconi, circonvallazione Gianicolense, via Tiburtina), in altri si è addirittura tornati indietro (sottopassaggio di Porta Cavalleggeri, usura e costante invasione delle bike lane non protette come Tuscolana). Quanto annunciato in positivo risulta tuttora posticipato (vedi via Ostiense, viale Giustiniano Imperatore) o solamente annunciato (vedi la delibera sopra menzionata).
Sulle strade di Roma nel 2023 sono morte 188 persone, 15 al mese, una ogni due giorni. Riuscirà questa Giunta a trasformare la città dei 15 morti al mese in città dei 15 minuti?