COME RAGGIUNGERE L’ILLUMINAZIONE
Vivo a Roma, il mio ufficio si trova a 28.3 km da casa, ho due figli e pensavo che la bicicletta non potesse mai esaurire tutti i miei bisogni di mobilità. In una mattina di Maggio, questa gabbia mentale è svanita nel nulla.
La sesta fase della mia trasformazione in ciclista urbano è stata un’illuminazione.
Semplicità
Prendere coscienza di sé e dei propri bisogni è una scelta consapevole. Avere coscienza del mondo e riconoscerne i pregiudizi è impegnativo. Serve tempo per superare gli ostacoli usando la propria coscienza razionale.
E’ faticoso creare una coscienza collettiva e determinare un cambiamento. Serve po’ di curiosità e coraggio per raggiungere una coscienza allargata e cambiare la propria percezione della realtà.
Ma l’illuminazione arriva da sé, senza sforzo, improvvisa, semplice. Una mattina qualunque, ho preso la mia bicicletta e ho pedalato da casa al lavoro, attraversando il centro di Roma, attraversando parchi, superando il raccordo anulare, immergendomi nella campagna romana.
Null’altro.
Domande assurde
Spesso le persone si sorprendono mi fanno domande che paiono assurde.
Sei venuto fin qui in bicicletta?
Ma porti tuo figlio fin qui in bicicletta?
Ti sei portato la bicicletta?
Ti vedo sempre con la bicicletta!
Io non potrei mai.
A volte le domande sono di cortesia, a volte aspettano una risposta e allora cerco di accontentare chi domanda. Ma non c’è risposta universale. Se vuoi trasformarti in ciclista urbano devi fare solo una cosa: combatti le tue paure e accetta la sfida di pedalare a Roma.
Salvaiciclisti Roma, associazione per ciclisti urbani, promuove l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento a Roma dialogando con i cittadini, le aziende e le amministrazioni. Diventa socio