Che fare per aumentare la visibilità dei ciclisti?

Che fare per aumentare la visibilità dei ciclisti?

Andare in bicicletta è bello. Molti andrebbero in giro a qualsiasi ora della giornata, ma quando il sole inizia a tramontare molti rinunciano per paura di non essere visti dagli altri utenti della strada che possono essere a due o più ruote.

Che fare allora per aumentare la nostra visibilità? Iniziamo a vedere cosa prescrive il codice della strada. (Sapevate che esiste il codice della strada? E che ad esso va associato il regolamente attuativo?) Il codice della strada e il regolamento attuativo lo trovate sul sito dell’ACI →.

In pratica occorre avere una luce bianca e un catadiottro anteriore, una luce rossa e un catadiottro posteriore, catadiottri sui pedali e lateralmente, giubbino o bretelle riflettenti omologate, e si vanno prese omologate, e sono le stesse che devono avere gli automobilisti a bordo delle loro auto.

E i catadiottri cosa sono?

Sono quelle piastrine gialle, rosse e bianche che hanno l’aspetto a nido d’ape e che riflettono in maniera efficiente la luce che le colpisce. E adesso vediamo come mettere su tutto questo armamentario senza rischiare che la bicicletta si ribalti.

Normalmente i pedali sono muniti di catadiottri e quindi di norma siamo in regola, se non fossero presenti occorre rimediare. Molti pedali sportivi ne sono sprovvisti e quindi sono fuori norma per la normale circolazione stradale, sappiatelo.

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Esistono luci di una catena di articoli sportivi che sono polivalenti, nel senso che possono avere luce bianca o rossa

I catadiottri laterali possono essere sia messi sui raggi delle ruote sia i copertoni stessi. Molte aziende europee i copertoni prevedono una banda bianca riflettente per metterci a norma.

Posteriormente, molte luci prevedono sia la parte riflettente che quella che contiene il led e quindi semplice anche questa, anteriormente spesso manca il catadiottro, io consiglio di comprarne di adesivi, che si presentano come nastri e si possono attaccare un po’ ovunque. Ci sono anche borse anteriori che prevedono inserti riflettenti, né il codice della strada né il regolamento dicono se questi siano a norma oppure no.

Le bretelle o il giubbino?

Fin qui vi siete un po’ annoiati, vero? Ma adesso arriva la parte bella, o forse no: le bretelle o il giubbino. L’articolo 182 comma 9-bis ne prescrive l’uso, in realtà solo al di fuori dei centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba, ma se vi sentite più sicuri potete indossarlo sempre per essere più visibili agli altri utenti della strada.

E adesso ci possiamo sbizzarrire con le luci, una bianca anteriore ed una posteriore. Normalmente io ne uso di ricaricabili via USB perché sono facili da ricaricare, anche con un comune caricatore per cellulari portatile. Dato che ho una bicicletta a geometria variabile, nel senso che gli accessori vengono aggiunti e tolti con frequenza, non ho una disposizione fissa, almeno per le luci anteriori.

Una cosa che mi viene da consigliare è di avere almeno un paio di luci bianche ed un paio rosse sempre con se.

Esistono luci di una catena di articoli sportivi che sono polivalenti, nel senso che possono avere luce bianca o rossa, e ne ho quasi sempre una con me come luce di emergenza per quando qualcosa si scarica. Molti montano luci lampeggianti che si alimentano con un magnete fissato sui raggi, ma da fermi sono spente e quindi invisibili.

Un altro modo per accendere le luci della bicicletta è la dinamo nel mozzo anteriore. A volte le luci a corredo hanno una piccola batteria interna che le mantiene accese anche quando ci fermiamo. La dinamo del mozzo, con l’aggiunta di accessori ad hoc può trasformarsi anche in caricatore USB, comodo per quando siamo in viaggio e vogliamo caricare cellulare o GPS.

Una cosa che mi viene da consigliare è di avere almeno un paio di luci bianche ed un paio rosse sempre con se per evitare che in caso una sia scarica di restare invisibili o quasi agli altri utenti della strada. E poi così saremo sempre nella norma.


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