I BAMBINI CHE VANNO A SCUOLA A PIEDI E IN BICI SONO PIÙ CONCENTRATI
Salve sono Daniela Renzi, psicologa, ricercatrice, mi occupo della gestione del progetto internazionale “La città dei bambini”, promosso dall’ISTC-CNR, sia negli aspetti della promozione che della ricerca.
Italia al penultimo posto per autonomia dei bambini
Il livello di mobilità autonoma dei bambini italiani nel percoso casa – scuola è molto basso. Una ricerca internazionale, promossa dal PSI di Londra e condotta dal nostro gruppo di ricerca, nel 2011, pone l’Italia al penultimo posto nella classifica della mobilità autonoma.
Dall’analisi dei dati relativi al percorso casa-scuola emerge che il mezzo prevalente per accompagnare i figli a scuola è l’automobile, e la percentuale è maggiore per la scuola primaria. Con il passaggio alla scuola secondaria diminuisce l’accompagnamento in automobile e aumenta anche la percentuale di quelli che tornano a casa a piedi. I bambini e i ragazzi sono prevalentemente accompagnati a scuola da un adulto, permangono naturalmente le differenze legate all’età. I bambini della primaria che vanno a scuola da soli e con gli amici sono il 7%, contro il 34% di quelli della secondaria.
un singolo esercizio aerobico ha effetti positivi sulla funzione neurocognitiva
Bambini a piedi e in bici più concentrati in classe
Uno studio danese, condotto nel 2012 da Vinther, dimostra che i bambini che vanno a scuola a piedi o in bicicletta hanno una maggiore concentrazione in classe, che dura fino a 4 ore.
Pontifex et al. (2013), hanno dimostrato che un singolo esercizio aerobico ha effetti positivi sulla funzione neurocognitiva e sul controllo inibitorio dei bambini che presentano deficit dell’attenzione.
Robinson (2012), in uno studio condotto in Germania su un campione di 2000 bambini di scuola primaria, ha messo in relazione l’apprendimento e il rendimento scolastico con il senso dell’equilibrio. I bambini con un basso senso dell’equilibrio mostrano una media di voti inferiori nelle materie di lingua, matematica ed educazione fisica. Lo studio “play for a change” di Lester e Russel del 2008, dimostra che l’attività ludica influenza lo sviluppo del cervello. E che quello che si impara nei giochi sociali di movimento in età prescolare aiuta a rispondere alla esperienze e all’ambiente nelle età successive.
A scuola ci andiamo da soli
Il progetto internazionale “La città dei bambini”, promuove, come primo passo per il recupero dell’autonomia di spostamento da parte dei bambini l’esperienza “A scuola ci andiamo da soli”.
E’ una esperienza che riguarda i bambini della scuola primaria e che richiede il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, della scuola, delle famiglie e di altri stakeholder presenti sul territorio (commercianti, anziani, associazioni territoriali).
A Roma l’esperienza è stata sperimentata nei quartieri Garbatella e Trieste (anniscolastici 2004/05-2005/06). Una ricerca del 2010, condotta da Prezza M., Alparone F.R., Renzi, D.,Pietrobono A., che ha confrontato queste due esperienze ha dimostrato quanto l’effetto dell’iniziativa, sia sull’aumento della mobilità nel percorso casa-scuola sia nei percorsi extrascolastici dipenda dal coinvolgimento dei vari attori sociali in gioco.
L’amministrazione comunale dovrebbe prestare maggiore attenzione ai bisogni delle altre categorie sociali, diverse dall’automobilista e dovrebbe sviluppare una politica di mobilità alternativa a quella veicolare.
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