IL BAGAGLIO DEL CICLISTA: TUTTO CIÒ CHE NON È INDISPENSABILE, È INUTILE
Ogni volta che pianifico un viaggio in bicicletta inizia l’ansia di cosa portarmi, anzi, di cosa non portarmi. Per chi deve viaggiare leggero è più complicato selezionare cosa lasciare a casa. In bicicletta ogni oggetto, capo di abbigliamento o accessorio che sia, ha un peso, e ce lo ritroveremo da portare per chilometri e su per le salite.
Il modo migliore per fare una selezione è seguire il motto: tutto ciò che non è indispensabile, è inutile.
E con l’esperienza dei viaggi si impara cosa non serve portare.
Abbigliamento. Esistono capi tecnici di ogni marca, dalla grande distribuzione a super specialisti e costosi, ma il il loro mestiere, dalla mia esperienza, lo fanno egregiamente entrambi. Pur di non scegliere prodotti particolarmente economici.
Io mi porto un paio di tutine da ciclista, si di quelle aderenti con il fondello. Le trovo molto più comode di qualsiasi altro indumento per pedalare. Utilizzo quelle con maniche e pantaloni corti e li abbino a dei gambali e dei manicotti per renderli “lunghi” in funzione della temperatura. Sono tutti capi in sintetico, facili da lavare e veloci da asciugare.
Una volta lavati li “stendo” all’interno di sacche a rete agganciate alla bicicletta per averli poi puliti e asciutti.
L’unica seccatura è di fare il bucato tutti i giorni ma si ha il vantaggio di viaggiare leggeri.
Per la sera uso dei pantaloni da trekking, con una parte smontabile. Sempre per avere in un unico oggetto con il doppio uso: pantaloni corti o lunghi.
Io uso gli agganci ai pedali, ma ho scelto delle scarpe comode sia per pedalare che per camminare. In questo modo ne porto un solo paio, ed aggiungo un paio di infradito per il tempo libero e la doccia.
Un asciugamano in microfibra grande ed uno piccolo sono sufficienti. Sia per la doccia che l’igiene personale, lavati si asciugano rapidamente.
Il sapone è uno solo, una saponetta sia per il bucato che per l’igiene personale, messa anche lei in una sacchetta a rete esterna ai bagagli personali. Ovviamente non manca uno shampoo e il set per i denti.
Giacca tecnica traspirante e impermeabile e copricasco che mi servono per i giorni più freddi e piovosi.
Come un paio di magliette termiche di grado diverso. Per la pioggia evito di coprirmi le gambe, i capi sintetici che uso si asciugano rapidamente e di solito viaggio in estate. Finisco con una o due magliette sintetiche per la sera e tanto deodorante, diciamo che il sintetico non sempre aiuta a socializzare.
Poi ci sono gli attrezzi, cacciacopertoni e multitool sono d’obbligo, mi porto anche qualche raggio di scorta, non sempre si trovano quelli giusti per le nostre ruote, e la chiave per il pacco pignoni.
una camera d’aria e kit di riparazione delle forature.
E poi dipende, in caso di campeggio arrivano gli oggetti pesanti: tenda, sacco a pelo, materassino e cuscino.
Avendo pianificato gli acquisti nel tempo riesco a stare sotto i 2 chilogrammi, ma il costo è come quello di una suite a 4 stelle, per cui attenzione. In generale se non si hanno esigenze particolari e senza spendere una fortuna si riesce a stare intorno ai 3,5-4 chilogrammi.
E poi acqua, il mio standard è due bottiglie da 0,75l che riempio a seconda dei casi.
Non mancano mai nel mio bagaglio integratori salini e a volte vitaminici. Una buona scorta di glucosio, miele e snack, indispensabili quando si pedala per giornate intere.
In generale bisogna evitare gli eccessi, in fondo siamo spartani e la vera ricchezza è quello che riusciamo a cogliere pedalando.
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