Il Comandante Ugo Angeloni si dimetta!
E’ trascorso un mese dalla morte di Francesco, il ragazzo di 18 anni ammazzato dalla violenza stradale mentre camminava sul marciapiede di via Cristoforo Colombo insieme a un amico per mera fortuna rimasto illeso e il 20 novembre 2022 è Giornata in Memoria delle Vittime della Strada in ricordo di coloro che hanno perso la vita o sono rimasti gravemente feriti in incidenti stradali, principale causa di morte per la giovane generazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Ci aspettavamo, entro tale data, di vedere più Polizia Locale sulle strade capitoline a svolgere quello che è il loro compito primario, controllare che non vengano posti in essere comportamenti pericolosi per l’altrui incolumità soprattutto da parte degli automobilisti, utenti più forti e indisciplinati della strada.
Invece nulla è cambiato!
Non è possibile che la violenza stradale, secondo le Istituzioni e la Polizia Locale, sia stata ridotta prevalentemente a condizioni psicofisiche dei conducenti delle automobili e dei motocicli, quali gli stati di alterazione dovuti all’assunzione di sostanze stupefacenti o alcool, rappresentanti solo il 25% dei sinistri stradali o che venga imputato genericamente ai giovani.
Non può più essere ignorato che il problema principale della violenza stradale è l’eccessivo numero di autoveicoli e motoveicoli privati che percorrono le strade cittadine, i cui conducenti – se non intrappolati nel traffico che essi stessi producono – sistematicamente hanno dei comportamenti non conformi a una guida responsabile e sicura per la propria e altrui incolumità: eccessiva velocità, mancata precedenza in presenza di incroci e strisce pedonali, mancata osservanza dei dispositivi semaforici, uso del cellulare.
Noi ciclisti urbani romani che utilizziamo la bicicletta per i nostri spostamenti all’interno della città, noi che siamo pedoni romani, noi cittadini romani che usiamo l’intermodalità quando dobbiamo fare più chilometri per raggiungere i nostri luoghi di interesse, siano essi per lavoro o per altri interessi, NON CI STIAMO PIÙ!
Vogliamo avere il diritto di vivere, il diritto di scegliere la modalità di spostamento urbano che riteniamo meno impattante per l’ambiente e tornare tra le braccia delle persone a noi care in sicurezza, VIVI E INCOLUMI.
Pretendiamo che la Polizia Locale di Roma Capitale, si accerti e sanzioni tutti quegli ostacoli che sulla strada compromettono la sicurezza degli utenti, quali: utilizzo dei motoveicoli e degli autoveicoli delle piste ciclabili, doppie file, parcheggi o soste degli autoveicoli in posti non consentiti quali le piste ciclabili, attraversamenti pedonali, incroci, ecc.
Pretendiamo che la Polizia Locale di Roma Capitale non solo sanzioni le violazioni accertate, ma che sia presente sulle strade capitoline anche per scoraggiare comportamenti contrari a una condotta di guida responsabile, soprattutto da parte degli automobilisti.
Pretendiamo che la Polizia Locale di Roma Capitale non si ponga più di traverso dando il proprio parere negativo nei vari tavoli di concertazione ogni qualvolta si chiedano provvedimenti di civiltà e di sicurezza, quali: attraversamenti pedonali rialzati, restringimenti di carreggiata, costruzioni di piste e corsie ciclabili, realizzazioni di strade scolastiche, introduzioni di massimo 30 km/h in tutto il territorio urbano, ecc.
Non accettiamo più l’alibi del ridotto numero di agenti a loro disposizione, soprattutto dopo il tavolo tenuto in prefettura ed essere venuti a conoscenza che sono solo 1.470 unità su tre turni – salvo le assenze fisiologiche (?!) contro un organico di 5.745 unità per i servizi di polizia stradale, dunque alla mobilità romana, se il Comandante del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, Ugo Angeloni, non è in grado di svolgere le sue funzioni, si DIMETTA.
#bastamortinstrada
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