200 ANNI DI SEMPLICE EFFICIENZA
Il 12 giugno, per convenzione ricorre il compleanno della bicicletta, quest’anno ricorre il bicentenario della sua invenzione.
La sua storia l’ha portata ad avere diverse giovinezze, diversi rilanci e per svariati motivi.
Sono sicuro che tutto ciò sia legato alla sua semplice efficienza, seconda solo alla palla ma, a differenza di questa, con il vantaggio di poter essere usata non solo per scopi ludici.
Sia di bici, sia di palle ne esistono molti tipi, ognuna perfetta per uno scopo ma, utilizzabile per tanti altri, entrambe sanno essere gioco e passatempo o lavoro, tutt’e due sanno unire o dividere essere amate ed odiate.
Quello che a 200 anni di distanza non si può negare, è la semplice efficienza della bicicletta nell’affrontare il complesso problema dello spostamento.
Come “macchina” destinata a questo scopo, la bicicletta sa di essere quasi perfetta, potrebbe essere efficientata nella trasmissione del moto ma se ne perderebbe la semplicità, potrebbe essere resa più leggera e percormante ma, se ne perderebbe in affidabilità, potrebbe essere resa più glamour ma, se ne perderebbe in essenza.
Insomma, si può dire, dopo 200 anni di percorsi vari, di cicli e ricicli, Lei è ancora li ed ha ancora molto da insegnarci, a partire dall’equilibrio, lo stesso che s’impara da bambini e non si dimentica più, rimanendo eternamente giovani ogni volta che ci si siede in sella, si staccano i piedi da terra e si pedala: un po’ come volare senza le ali.
Grazie Draisina.
Per noi è importante sapere come pratichi il tuo cicloattivismo oggi. Conta particolarmente la tua esperienza personale. Raccontala compilando il seguente questionario.