IMPROVVISA COSCIENZA DEL MONDO
Ci sono molti modi per diventare ciclisti urbani a Roma, ma bisogna essere preparati a cogliere l’occasione giusta.
Quando decidiamo di iniziare un cambiamento ci confrontiamo inevitabilmente con i pregiudizi altrui e con la difficoltà a rinunciare alle nostre consuetudini.
La seconda fase della mia trasformazione in ciclista urbano è stata la “coscienza del mondo”. E’ la fase in cui, attraverso l’esperienza diretta della bicicletta in città di essere ciclista, ho superato i pregiudizi e ho scoperto un nuovo modo di guardare il mondo.
Dopo aver ritrovato la mia bicicletta, polverosa e arrugginita, per molto tempo non ho saputo cosa farne. Non riuscivo a capire in che modo quel nuovo oggetto potesse entrare a far parte della quotidianità.
CONSUETUDINE e PREGIUDIZIO
• Non c’è posto dove tenere la bicicletta.
• In bicicletta non si possono accompagnare i bambini a scuola.
• Al lavoro non si va in bicicletta.
• In strada vanno solo le automobili.
Ma io volevo cambiare!
L’UNIVERSO IN UNA MELA
La leggenda narra che Isaac Newton abbia scoperto la legge della gravitazione universale osservando una mela cadere. C’è sicuramente del vero in questa leggenda. Newton era un matematico e stava cercando la legge che governa la rivoluzione dei pianeti.
La sua mente era predisposta a vedere, anche nel semplice cadere di una mela, una realtà più grande e più profonda. Un giorno, davanti alla scuola di Pietro e Leonardo, ho incontrato la mia amica Marta che mi ha detto:
“Senti, venerdì ci vediamo e veniamo a scuola in bici, venite?”
“Volentieri ma non ho la bici a Roma. E’ in campagna, non so dove metterla. I bambini non hanno la bici”
Ho opposto qualche resistenza, ma ero pronto ad accogliere questo cambiamento e così abbiamo partecipato al nostro primo Bike To School. E’ stata come la mela per Newton.
UNA SCOPERTA DOPO L’ALTRA
Poi sono diventato curioso. Ho partecipato ad una Pedalata di Luna piena con Pietro e ci siamo divertiti moltissimo. Ho partecipato ad una Critical Mass dove ho imparato che il traffico può essere fatto di biciclette, che le regole della strada sono una convenzione che può – che deve – essere sovvertita. Usavo la bicicletta solo per i piccoli spostamenti nel mio quartiere.
RIVOLUZIONI
Non ho cambiato subito le mie abitudini, ma c’era stata ugualmente una rivoluzione: la scoperta che anche a Roma si può usare la bicicletta, si possono accompagnare i bambini a scuola, si può andare al lavoro, e si possono usare le strade. Tutte.
Nessuno ci obbliga a vivere rimanendo schiavi dei nostri pregiudizi e delle nostre abitudini.
A volte i cambiamenti più grandi avvengono in maniera casuale e inaspettata. Quello che dobbiamo fare è tenerci pronti a cogliere le occasioni migliori.
Per noi è importante sapere come pratichi il tuo cicloattivismo oggi. Conta particolarmente la tua esperienza personale. Raccontala compilando il seguente questionario.